6-7 Giugno 2015
Week end in compagnia di Andrea, Antonello, Fabio e del rally team AZZURROROSA con Mirco Miria e Tommy
Non si nasce "imparati",e non si finisce d'imparare, questo mi son sempre sentito dire nel corso della mia vita e qualche volta li ho pure dispensati come consigli a chi, più giovane di me o semplicemente più inesperto, mi chiedeva aiuto o conforto.
La vita, le avventure ma soprattutto le disavventure.. insegnano.
Però a volte può essere utile imparare e fare proprie le esperienze altrui, almeno come traccia su cui costruire le proprie ed è per questo che, pur avendo già un po' d'esperienza nella guida fuoristrada con la mia IKE, ho deciso di partecipare e di ascoltare da chi ne ha viste sicuramente più di me.
E Mirco Bettini e Miria Amadori sono due che ne sanno davvero, non sto a raccontavi i loro curricula agonistici africani e non, perchè sarei sicuramente impreciso e carente, ma se volete approfondire cliccate sul logo Azzurrorosa.
La location di accoglienza è uno splendido "agriturismo Duslaun" a Verrucchio (RIMINI)ed il corso si svolgerà sulle dolci colline romagnole fino ad invadere la Toscana, attraverso strade bianche e qualche sentiero più tecnico su cui esercitarsi.
Inutile dire che l'accoglienza, di contorno a tutto il week end, è quella tipica romagnola, che sanno accogliere i loro ospiti con modi gioviali mettendoti subito a tuo agio, nel vero spirito biker.
Il corso inizia con una bella ripassata da fermo sulle posizioni giuste da tenere in moto, del "perchè" e del "come", sulle regolazioni dei comandi per affrontare la guida off, in base al proprio modello di moto, e poi siccome mi sono portato il gps cartografico, una bella "infarinatura" di base sull'uso del navigatore per offroad, Mirco mi ha caricato la traccia e mi ha detto "vai... noi ti seguiamo da distante cerca di non sbagliare."
Così iniziamo il corso.
Seguire la traccia e guidare in offroad non è semplicissimo, almeno all'inizio, si ha un sovraccarico di informazioni da elaborare, la pietra, fosso, sabbietta la ghiaia la curva con tutte e tre,
più seguire il navigatore.
Che intendiamoci, non è come quello dell'auto con la freccia gira a destra ed occhio all'autovelox, qui si tratta di navigazione vera e propria con bussola e traccia su una cartina con sentieri, non è difficile ma bisogna imparare un nuovo strumento di navigazione, completamente diverso da quelli a cui siamo abituati.
Dopo pochi km e dopo i primi errori ai bivi sui sentieri, si comincia ad entrare nell'ottica giusta di come deve funzionare il tutto e si procede decisamente più sciolti.
Questa è stata la prima lezione giornaliera ed è stata utilissima a capire i fondamentali della navigazione,per me una cosa completamente nuova.
Durante il percorso ci si ferma sui punti tecnicamente impegnativi ma anche su quelli apparentemente semplici, per apprendere come, rendere complicato,semplice o faticoso il medesimo passaggio adottando tecniche di guida differenti.
La differenza tra la guida "spettacolare"(per gli amici),"redditizia"(per le competizioni) e "sicura"(su strade aperte), come miscelare le tre per un sano divertimento.
Ottima la compagnia del gruppo con cui l'intesa si forma istantaneamente, ma questa è una caratteristica degli appassionati ad una disciplina comune, rafforzata dallo spirito biker.
Come non menzionare "la piadina" onnipresente sulla tavola dove se chiedi il pane... ti picchiano, e la cucina romagnola non ha bisogno della mia pubblicità, vi dico solo che non si torna deperiti sicuro sicuro.
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antonello (lunedì, 15 giugno 2015 10:49)
Ciao Gianluca, complimenti per il tuo contributo video/fotografico, gran bel lavoro. E' stato un piacere conoscerti. A presto!!!!!!!!!!!
Gianluca (ike-gs) (lunedì, 15 giugno 2015 11:45)
Grazie Antonello ricambio e a presto!! anzi se vuoi fare off dalle mie parti fammi sapere.