Inventata ed organizzata da Mirco Urbinati del motoclub StradeBiancheinMoto,il percorso che toccherà passaggi del Rally del Titano degli anni 90, ha subito rapito le mie fantasie fin dalla presentazione a cui ho immediatamente aderito con la pre-iscrizione il 6 Febbraio 2015 ben 8 mesi in anticipo.
Il progetto era completamente in fase embrionale ed ho seguito trepidante le notizie durante lo sviluppo del percorso definitivo certo che sarebbe stato una esperienza indimenticabile.
Inutile dire l'attesa, l'aspettativa generata e l'emozione quando sei sul palco pronto a partire e tutto sta finalmente accadendo.
Ho il pettorale numero 17, "bel numero" , penso fra me quando mi viene consegnato, meno male che non sono superstizioso, dicono che esserlo porta sfiga....
Partiamo nel primo pomeriggio, piove ormai da tutto il mattino e non ci facciamo illusioni sul proseguo, rassegnato al disagio di stare sotto l'acqua eseguo mentalmente tutti i "check" per essere sicuro di non aver dimenticato nulla, documenti, pressione gomme, le raccomandazioni del briefing delle 11:00, regolazioni della moto etc.
Cerco i compagni di viaggio che non conosco, a cui sono stato associato dalla sorte, si parte a squadre di tre e mi accingo a scoprire chi saranno i "miei".
Così conosco Stavro (me l'ha ripetuto quattro volte perplesso!!) ed Ernesto che saranno i miei nuovi amici e compagni d'avventura fino alla fine del viaggio, non sarebbe stato obbligatorio, dopo la partenza si poteva cambiare abbinamento ma ho scoperto due persone simpatiche con cui mi sono trovato benissimo fin da subito ed è stato un piacere continuare il viaggio con loro.
La prima tappa con partenza da Rimini a Pietralunga è lunga 180km, Mirco ci dice che non ci sono particolari difficoltà è una tappa di "riscaldamento" ed avvicinamento ai monti sibillini, il massiccio montuoso dell'appennino umbro-marchigiano, in realtà la pioggia ha trasformato delle facili stradine di campagna e sottobosco in insidiose trappole fangose, per fortuna fango non argilloso come quello dei miei posti altrimenti non sarei qui a scrivere ma ancora impegnato a sfangare.
Comunque il fango è fango ed è traditore, quando meno te l'aspetti la ruota posteriore ti sorpassa e sono guai.
Passiamo la prima giornata guidando come sulle uova ed è faticoso tenere in piedi una moto da oltre 250 kg che ogni tanto cerca di disarcionarti, l'andatura per nostra scelta è tranquilla con passo regolare che ci consente di evitare errori di navigazione che altri concorrenti più spediti spesso incorrevano dovendo "nuovamente" superarci una volta ritorvata la traccia, ma anche utile per guardarsi intorno anche se purtroppo il meteo nei primi due giorni non consentiva grandi panorami.
La prima tappa è finita a Pietralunga, perfettamente in orario previsto, con qualche difficoltà legata alla pioggia ed al fango ed i disagi che comportano ma anche con la soddisfazione di avercela fatta, non certo un'impresa epica sia ben chiaro è stata una passeggiata con qualche imprevisto meteo che ha messo un po' di sale al tutto.
SECONDA TAPPA
Di buon'ora ci ritroviamo alla partenza nel centro paese, oggi i chilometri saranno 280,
cento in più ma con più ore a disposizione prevediamo un arrivo in tardo pomeriggio a Leonessa.
I tracciati nel mio caso su GPS cartografico sono precisissimi ed è difficile sbagliare, nel dubbio basta zoommare e si trova subito cosa imboccare, anche per questo faccio i complimenti all'organizzazione.
E' un po' come una caccia al tesoro, segui un percorso creato da altri in posti che non conosci, è molto divertente ed anche gratificante quando realizzi che sei sulla "rotta giusta", ma che genera anche aspettativa, cosa mi avranno riservato? Che tipo di difficoltà incontrerò? Riuscirò a superarle?
In linea di massima il percorso è affrontabile con maxienduro, senza essere dei "dakariani", il terreno molle ha creato qualche pensiero in più ma nulla di impossibile, i tratti veramente impegnativi per le "maxi" potevano essere evitati con apposite tracce di "taglio" ma sono orgoglioso di non averle nemmeno prese in considerazione, ed è stato appagante averle affrontate e superate non senza tribolazioni.
Facciamo tappa a Norcia in provincia di Perugia nel comprensorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, non ha bisogno di presentazioni, e se non ci sei mai andato ... VACCI!!!
La piazza principale normalmente vietatissima ai mezzi a motore, concede solo per noi le sue grazie e ci accoglie con una pausa godereccia di specialità locali...
Pensavo costassero di più....
Dopo la pausa "rinfocillante" , ripartiamo seguendo il nostro percorso, curiosi di scoprire cosa ci avrebbero riservato i chilometri a venire.
Arriviamo a Leonessa (RI), piccolo e bellissimo comune sul versante settentrionale del monte Terminillo nel Lazio.
Ci accoglie l'omonimo motoclub "MC-Leonessa", e ci accoglie in maniera trionfale, come nelle grandi occasioni.
Dopo averci fatto raggruppare appena fuori le mura del centro storico, entriamo in parata fino alla piazza centrale.
In questa meravigliosa Piazza VII Aprile, siamo accolti dal calore della banda e delle majorette, insomma, ci siamo sentiti VERAMENTE importanti e per questo ringrazio per l'impegno ed il calore MC Leonessa
Dopo esser tornati in "borghese" l'appuntamento e per la cena sotto un portico ad archi tra il convento e la centralissima chiesa stile barocco di San Pietro con la facciata in pietra rosa.
TERZA TAPPA
Finita la cena a base di salamelle e gustosissimo riso, ascoltiamo il briefing per la terza ed ultima tappa, quella che ci porterà a Campo Imperatore sul Gran Sasso attraverso gli sterrati nel suo Parco Nazionale.
Come a solito Mirco calca la mano sottolineando le difficoltà che ci aspetteranno l'indomani e le raccomandazioni necessarie per un'organizzatore, facendomi anche preoccupare un po', "sono sicuro che lo fa apposta per farci andare piano" diciamo tra noi, meno male dico io, il problema per me sarebbe se mi avesse chiesto di andare fortissimo...
In effetti qualche passaggio degno di nota c'era, vuoi per carattere di sicurezza o di difficoltà, ma lungo il percorso, nei punti critici c'era sempre qualcuno dello staff che in maniera discreta osservava ed eventualmente soccorreva o come nel nostro caso offriva un caldo caffè prima di un salitone bastardo.
L'ultima tappa è di 200 km, ottanta meno di ieri, ma siccome sarà più impegnativa alla fine il tempo impiegato sarà più o meno lo stesso, oggi ha smesso di piovere ed il brutto tempo che ci ha perseguitato nei primi due giorni finalmente ha ceduto il passo ad una bella giornata, almeno per la maggior parte.
I colori i profumi sono quelli accesi del sole dopo un temporale ed il dolce profilo degli appennini mi sorprende ad ogni scorcio, abituato come sono alle aguzze vette alpine del Piemonte, il paesaggio si raccorda armonioso a 360° alternando rocce, boschi e verdi vallate.
Ho creduto fin da subito a questo progetto non conoscevo ancora Mirco Urbinati e non posso far altro che complimentarmi con lui per la sua splendida idea, per l'impegno suo e di tutto il suo SUPER STAFF che ringrazio.
E' stata una "prima" riedizione in chiave adventouring di classiche offroad anni 80' e resterà per sempre nel cassetto dei bei sogni realizzati.
Un mio ringraziamento anche alla presenza di Miria e Mirco dell'Azzurrorosa rally team per il loro supporto a tutti gli "azzurrosi".
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Sam (mercoledì, 07 ottobre 2015 20:52)
Come gia detto in altra sede, grande stima e ammirazione per questa tua nuova avventura. Bellissimo il report, fantastiche le foto. Mi allenero per poter partecipare il prossimo anno, dal tuo scritto si capisce quanto mi son perso.
Salutoni Gianluca e a presto.
Sam
john (giovedì, 08 ottobre 2015 08:36)
Bravo Gianluca, bel racconto e belle foto…. Complimenti per tutto, con quel fango la mucca deve essere stata tosta! un abbraccio!
danilo siccardi (giovedì, 08 ottobre 2015 10:18)
Come sempre ti faccio i miei complimenti...è bello leggere i tuoi "appunti di viaggio"...
Gianluca IKE-GS (giovedì, 08 ottobre 2015 10:49)
Grazie a tutti
stefano scandolo (giovedì, 08 ottobre 2015 11:07)
Complimenti per il bel giro ,quanta invidia nel vedere i luoghi e i stupendi sterrati un lampeggio .